Pocket Globe
Nicholas Lane
Londra, post 1779
Il globo è contenuto nella propria
custodia originale ricoperta di pelle.
Misure:
Diametro: globo cm 6,9
astuccio cm 7,5
Peso: g 128
Stato di conservazione:
quasi ottimo.
Presenta qualche lieve abrasione e qualche segno d’uso.
L’astuccio non chiude completamente.
Il globo è composto da dodici fusi di carta stampata giustapposti e incollati sulla sfera. Sui Poli erano inseriti due perni, ora mancanti.
Nell’oceano Pacifico settentrionale, sopra il tropico del Cancro, reca un cartiglio incorniciato di piccoli rami fogliati, al cui interno è presente l’iscrizione:
A New
GLOBE
of the EARTH
by N. Lane
e, sotto al cartiglio:
1776 Prockter fc.
Sul globo terrestre gran parte dell’Africa meridionale e centrale è vuota e non sono segnati i grandi laghi Tanganica e Vittoria (gli europei cominceranno a esplorarla dal 1858). L’America del Nord reca solo il nome di alcune colonie britanniche. La California è già delineata come una penisola, ma i territori settentrionali del continente sono rappresentati in maniera imprecisa: l’Alaska è appena descritta e le coste nordorientali risultano unite alla Groenlandia. L’Australia, che reca il vecchio nome di New Holland (la nuova denominazione sarà introdotta a partire dal 1824), è completamente rappresentata, mentre la Tasmania appare ancora come una penisola: è stata circumnavigata da Matthew Flinders nel 1798.
Nel Mar della Cina e nell’Oceano Indiano sono indicate le direzioni dei monsoni; è disegnata anche la Grande Muraglia cinese.
Sono tracciate alcune delle rotte dei viaggi di Anson e di Cook. Di quest’ultimo è riportato anche il luogo della morte, presso la baia di Kealakekua, nelle isole Hawaii; poiché il capitano inglese vi fu ucciso il 14 febbraio 1779, è ovvio che il pocket globe sia stato realizzato dopo quella data, nonostante sia datato 1776. Comunque è presumibile che la pubblicazione del piccolo globo sia avvenuta nel periodo immediatamente successivo alla scomparsa di Cook, perché, quando le due navi della sua spedizione tornarono in Inghilterra nell’ottobre 1780, la notizia della sua scomparsa era già nota da tempo (Nigel Rigby e Pieter van der Merwe, Captain Cook in the Pacific, London 2002, p. 61) e di sicuro aveva eccitato la concorrenza tra gli editori, accelerando l’aggiornamento delle mappe e dei globi da pubblicare.
Il contenitore è costituito di due semisfere ricoperte di pelle nera e incernierate; due ganci assicurano la chiusura.
All’interno delle due semisfere è rappresentata la volta celeste, sulla quale stelle e costellazioni sono indicate parte in latino e parte in inglese e molte sono rappresentate dalle figure mitologiche corrispondenti.
Lo stato attuale degli studi non consente di ricostruire tutta la storia della famiglia Lane. Erano produttori di globi – soprattutto tascabili – e il fondatore dell’impresa negli anni 70 del Settecento quasi certamente fu Nicholas (forse parente di John I, di John II o di James, tutti attivi nel campo della fabbricazione di strumenti scientifici, in proprio o per altri imprenditori, a partire dal 1733); suo figlio Thomas ne continuò l’attività almeno fino ai primi decenni del XIX secolo. Poi non è chiaro quali membri della famiglia subentrarono nella conduzione della ditta. Le fonti per ora hanno fornito i nomi (George, John), ma non i rapporti di parentela tra loro; l’unico dato certo è che la produzione di globi firmati Lane continuò fino a circa la metà del secolo XIX
Bibliografia:
P., Van der Krogt, Old Globes in the Netherlands, Utrecht 1984, pp. 180-182;
G. Clifton, Directory of British Scientific Instrument Makers 1550-1851, London 1995, s. v.;
E., Dekker, Globes at Greenwich, Oxford 1999, pp. 393-394;
Nigel Rigby e Pieter van der Merwe, Captain Cook in the Pacific, London 2002.
Cover Photo: Fabrizio Stipari