ARREDI
Coppia di poltrone
Coperture originali di cuoio impresso
Lombardia, 1750 circa
Misure:
Altezza: cm 104 (cm 46 al sedile)
Profondità: cm 55
Larghezza: cm 70
Stato di conservazione:
buono. La parte in legno, ancora “in patina”, mostra alcuni segni d’uso. Le coperture sono coeve e originali e presentano alcuni segni di consunzione e poche e lievi increspature; sul rovescio il cuoio è stato rinforzato con applicazioni di pelle nuova.
Le due poltrone di noce hanno impianto mistilineo ornato da intagli a rilievo a rocaille, alcuni dei quali lumeggiati in oro; le gambe sono sagomate e terminano con un ricciolo. Gli schienali e i sedili sono imbottiti e rivestiti di cuoio impresso con decori a figure e cartouche.
Sul retro dello schienale compare un numero di inventario scritto a china.
Intorno alla metà del Settecento a Milano è molto in voga ricoprire i sedili con il cuoio impresso.
Si utilizza pellame di montone o di vacca che, opportunamente conciato, è poi lavorato con ferri riscaldati (decorazione a caldo) o con stampi di legno intagliato (decorazione a freddo), che sono impressi sul cuoio fino ad ottenere un disegno di colore bruno più scuro. Il nostro gruppo di sedie è rivestito con pellame di vacca impresso a freddo.
Questo tipo di decorazione, utilizzato sistematicamente in Lombardia, è presente anche in altre regioni italiane (Stanislao Petri, Per le industrie dell’arte. Pizzi e Cuoi bolognesi, Rassegna d’Arte Antica e Moderna, 1916, IV, giugno, p. 129).
Per un confronto con opere simili nella forma, seppur laccate e mancanti della copertura originaria, si vedano le sedie decorate con motivi a rocaille e volute di foglie d’acanto provenienti dal legato Alessandro Durini 1939, oggi custodite nei Musei Civici del Castello Sforzesco di Milano (si veda Enrico Colle, Museo d’Arti Applicate. Mobili e intagli lignei Milano, Milano 1996, pp. 261-262, n. 402).
Bibliografia:
Luisa Bandera Gregori, “Il mobile lombardo tra Barocco e Rococò” in Settecento lombardo (catalogo della mostra, Milano 1 Febbraio- 28 aprile 1991), fig. V.20 dove è pubblicata una poltrona che presenta varie analogie con le nostre sedie;
Anna Contadini, «Cuoridoro»: Tecnica e decorazione di cuoi dorati veneziani e italiani con influssi islamici, in “Atti del Primo Simposio Internazionale sull’Arte Veneziana e Islamica” (a cura di Ernst J. Grube), Venezia, Ateneo Veneto 9-12 dicembre 1986, dove viene descritta la storia dei decoratori di cuoi a Venezia e alcune fasi di realizzazione;
Antonella Capitanio, Leather as temporary furniture, in Rivista dell’Osservatario per le arti decorative in Italia (OADI) n. 9 del giugno 2014, dove tra l’altro si tratta della diffusione della lavorazione del cuoio nelle città italiane.